sabato 4 gennaio 2014

SINDROME DA MICRODELEZIONE 17q21.31: AGGIORNAMENTI

sindrome da microdelezione 17q21.31: aggiornamenti su clinica, ereditarietà e diagnosi differenziale (cromosoma 17)
La sindrome da microdelezione 17q21.31 (o sindrome di Koolen) è una sindrome caratterizzata da ritardo mentale, dismorfismi faciali e tratti comportamentali tipici (comportamento amabile). Numerosi casi sono stati descritti in letteratura. Alcuni interessanti aggiornamenti sono stati pubblicati riguardo alcune caratteristiche cliniche addizionali (malformazione di Chiari), cause, ereditarietà  e diagnosi differenziale.


Venendo subito alle cause, è stato scoperto che un fenotipo molto simile a quello causato dalla microdelezione 17q21.31 può essere causato anche da mutazioni nel gene KANSL1, che si trova localizzato proprio nella regione cromosomica 17q21.31. I primi casi dovuti a mutazione di KANSL1 sono stati riportati da Zollino e Koolen nel 2012. Per questo motivo la sindrome da microdelezione 17q21.31 è stata denominata anche sindrome di Koolen (o sindrome di Koolen De-Vries - OMIM 610443). Sulla base di questa scoperta si può dunque asserire che la sindrome di Koolen può avere origine sia cromosomica che genica.

Per un discorso generale sulla differenza fra patologia cromosomica e patologia genica potete leggere PATOLOGIA GENICA E CROMOSOMICA: DIVERSITÀ E SIMILITUDINI.

Venendo alle clinica, è stato riportato un paziente con sindrome da microdelezione 17q21.31 affetto anche da malformazione di Chiari tipo I (PMID: 22659270). Sulla base di questa evidenza si potrebbe dunque raccomandare l'esecuzione di accertamenti mirati come la TAC or la RMN in tutti i pazienti con sindrome da microdelezione 17q21.31 che presentino segni tipici come mal di testa, dolore al collo, debolezza muscolare o segni cerebellari. 

Riguardo l'ereditarietà, sono stati descritti casi di fratelli affetti in un paio di famiglie non correlate fra loro (Koolen DA e collaboratori, PMID: 22293690). Le microdelezioni non sono difetti genetici ereditari: si tratta in genere di mutazioni de novo. In questo caso, tuttavia, è stato ipotizzato che un polimorfismo cromosomico materno (forse un'inversione coinvolgente la regione cromosomica 17q21.31), magari presente a mosaico, possa avere favorito il ripetersi della microdelezione in gravidanze successive attraverso un evento di ricombinazione allelica fra non omologhi (non-homologous allelic recombination - NHAR). La descrizione di ricorrenza della sindrome in fratelli pone il problema del calcolo del rischio riproduttivo e dell'indicazione alla diagnosi molecolare mirata nelle gravidanze successive.

Per quanto riguarda invece la diagnosi differenziale, Wright EB e collaboratori (PMID: 21084979) sostengono che la sindrome da microdelezione 17q21.31 possa condividere alcune caratteristiche cliniche con la sindrome cardio-facio-cutanea. Le similarità starebbero in alcuni tratti del viso, ma soprattutto nelle anomalie di pigmentazione della pelle, incluso il gran numero di nevi. Anche la macrocefalia relativa e le difficoltà di apprendimento, insieme a tutto il resto, potrebbero contribuire a sviare la diagnosi iniziale.

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